LIBRIS Libro d’artista Immagini come parole: mostra a Villa Pecori Giraldi

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Data di scadenza

Dal 5 al 13 Febbraio 2022

“LIBRIS Libro d’artista Immagini come parole” è il titolo della mostra a cura del Gruppo Dinamo che verrà inaugurata il 5 febbraio alle 15.30 presso Villa Pecori Giraldi dove sarà possibile ammirarla fino al 13 febbraio il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
L’Allestimento, realizzato grazie al supporto del Comune di Borgo San Lorenzo, vede la direzione artistica di Massimo Innocenti e per l’apertura prevede la lettura da parte di Marcella Ermini di alcuni brani tratti dalla collana di poesie 5x1 Gruppo Dinamo edizioni in collaborazione con associazione CU.BO, edizioni La Scriveria, Porto Seguro edizioni, Lorenzo de’Medici press, Scribo edizioni, Il Laboratorio del Paesaggio, I Colori delle Stelle “per ritrovarsi piacevolmente tra parole recitate e dialoghi aperti all’arte”.

Artisti presenti all’evento: Giorgia Abbati, Stefania Balocco, Claudio Bartoli, Giovanna Bartolucci, Giovanni Farci, Giovanni Bigazzi, Igor Borozan, Lorenzo Dorandini, Antonio Giachetti, Costantino Gradilone, Massimo Innocenti, Paolo Lauri, Piero Mazzoni, Sarah Piergiovanni, Marco Pioppi, Roberto Pupi, Tiziana Salvatici, Alessandro Secci, Romano Sestito, Paola Venturi, Erika Vita.

Il Libro d’Artista nasce con le avanguardie storiche, nello specifico fu il movimento futurista il primo a considerare il libro non più solo come mezzo, ma quanto come recipiente, o meglio, luogo dove far vivere sperimentazioni concettuali e necessità scenica di una spiritualità che vuole raccogliere segni più profondi. Il libro diventa oggetto prescelto e unico esemplare, dove nulla può essere riproducibile se non voluto dallo stesso autore. Molta arte del novecento ha usato questo modo di esprimersi e svariate sono le collezioni, le mostre e importanti manifestazioni che presentano queste opere. La possibilità di fare di un oggetto come il libro (che nasce come mezzo divulgativo e con un carattere puramente riproduttivo) un’opera d’artista, in un certo senso è come tornare indietro, quando i libri venivano scritti a mano e illustrati da amanuensi e dove le copie erano rare e solo le biblioteche raccoglievano questo valore culturale. Libris ha un’origine naturale, come libro prima dell’utilizzo della pergamena e poi della carta, veniva utilizzata la corteccia degli alberi su cui si trascrivevano parole e possibili immagini, il libro era in origine un oggetto a servizio di una necessità immediata e fruibile proprio per la sua immediatezza. Fu la scoperta e l’utilizzo delle pergamene e della carta che frenò, in un certo senso, l’utilizzo immediato dei libris, lasciando al libro la possibilità di contenere nel tempo notizie e speculazioni. Il libro d’artista ripercorre il tempo e rimanda all’origine una certa necessità, al punto di rientrare in una visione puramente necessitaria, utile all’artista per disegnare un tempo inviolabile, proprio perché è unico, quasi un simulacro, un feticcio presentato a differenziare un punto di vista che ne contiene tanti. Per questo i materiali utilizzati sono i più svariati e anche il canonico libro diventa oggetto unico: contenitore che nasconde preziosi diademi La mostra “Libris, immagini come parole”, vuole dare la possibilità agli artisti di scegliere su quale percorso vogliono far camminare i propri contenitori di parole immaginate, per formare quella biblioteca espressiva che pone al centro una propria individualità poetica, dando alla metafora del libro una visione formale.

(Nota organizzatori)

Ultimo aggiornamento: Ven, 04/02/2022 - 14:40