Accademia degli Audaci del Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo srl

 

ACCADEMIA DEGLI AUDACI DEL TEATRO GIOTTO S.R.L.
Corso Matteotti, 151 – 50032 Borgo San Lorenzo (FI) - tel. 055 845 9658.
Partita IVA 83001610480  - Codice Fiscale 83001610480 - Pec: teatrogiottobsl@pec.it
Costituzione della società il 23/10/1994, impegno fino al 31/12/2100 - 
Finalità: Gestione del cinema teatro Giotto in Borgo S. Lorenzo (spettacoli, concerti, ritrovi, congressi)

Non ha proprio sito web. Il bilancio annuale è riportato sul sito web istituzionale del Comune ai seguenti link: 

- bilancio societario 2014 , 2015 , 2016, 2017 , 2018 , 2019 , 2020

Cap. soc. di 81.600,19 euro, quota del Comune di Borgo San Lorenzo 2,5% pari a € 2.040,00 (sola quota pubblica nel cap. soc.).

Onere sul bilancio comunale (esercizio 2020) Euro 4.875,00 (per stagione lirica e stagione teatrale).

Risultato economico
2011   €  36.258,21
2012   €  13.987,00
2013   €  - 1.859,00
2014   €    7.140,00
2015   €  - 3.256,00
2016   €     3.244,87
2017   €  -  4.297,38
2018   €  - 1.379,63
2019   €        261,00
2020   €   52.982,29

Anche se alcuni risultati degli ultimi anni sono negativi, peraltro per importi assai limitati, il 2020 è stato in assoluta controtendenza, registrando il miglior utile dell’ultimo decennio; tra l’altro il patrimonio netto della società nel bilancio 2020 è di poco inferiore a 300.000,00 euro. I risultati positivi della società sono sempre stati reinvestiti.

Fatturato
2016  116.068,42 
2017    89.874,15                 
2018  106.704,28       fatturato medio 2016-2018 euro 104.215,62
2019  102.151,00       fatturato medio 2017-2019 euro   99.576,48
2020    49.368,72       fatturato medio 2018-2020 euro   86.074,67

Amministratori:
Lorenzina Baldi – Presidente
Mario Nencetti – Vicepresidente
Roberto Nencetti – segretario
Vieri Chini - consigliere
Patrizia Manfriani - consigliere
Nel Consiglio di Amministrazione è presente un rappresentante comunale (Assessore alla Cultura Cristina Becchi). In ogni caso gli amministratori non percepiscono compensi.

La società ha un dipendente part time, a tempo indeterminato

La partecipazione comunale alla società risale al 1984 quando la Giunta comunale con deliberazione n. 808 del 27 dicembre 1984 ritenne “di far parte dell’Accademia degli audaci per l’importanza dell’attività che la stessa svolge nel settore ricreativo, culturale ed artistico e nel campo dello spettacolo in genere”.
La partecipazione societaria nella Accademia degli audaci non risulta indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali del Comune. L’attività svolta dall’Ente nel teatro Giotto riguarda gli spettacoli relativi alla stagione teatrale e musicale che può essere svolta anche senza che vi sia partecipazione nella società. Peraltro la quota posseduta è di dimensione esigua e d’importo poco rilevante.

La società negli anni non ha mai distribuito dividendi: l’eventuale avanzo è stato sempre utilizzato per interventi di miglioria al Teatro Giotto.
Nel Piano straordinario del settembre 2017 ai sensi dell’Art. 20, c. 2, del decreto Madia poiché il fatturato medio del triennio 2014-2016 è ben sotto la soglia di 500 mila euro la partecipazione all’Accademia degli Audaci srl è stata prevista in dismissione. Conseguentemente, secondo lo Statuto, il Comune ha richiesto di segnalare la propria volontà di vendita della propria quota all’Assemblea dei soci di aprile 2018.
Nell’anno 2018 il Consiglio Comunale, con la delibera n. 44 del 28/12/2018, ha approvato il piano di riassetto per la razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche ex-art. 20 d. lgs. 19.08.2016 n. 175 e s.m.i. (anno 2018), riproponendo la dismissione della partecipazione societaria in Accademia degli Audaci del Teatro Giotto srl di Borgo San Lorenzo in quanto trattasi di partecipazione che non ha ad oggetto attività di produzione di beni e servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente, ed inoltre non raggiunge nell’ultimo triennio (2015-2017) un fatturato medio superiore a 500 mila euro; con tale atto è stato deliberato di proseguire fino a conclusione l’iter di alienazione della quota del 2,5% di proprietà comunale. Il fatturato richiesto dalla legge – oggi pari ad un milione di euro – non è stato raggiunto nemmeno nell’ultimo triennio 2018-2020. 
Nel 2019 gli Uffici Comunali hanno curato la procedura per la cessione delle quote, ma il pubblico incanto è andato deserto. La procedura doveva essere riattivata nel 2021. Come già detto nella parte relativa al resoconto sullo stato di attuazione del piano per l’anno 2020, l’intervento legislativo ivi richiamato (art. art. 24, comma 5-ter, TUSP) autorizza l’amministrazione pubblica a prolungare la detenzione delle partecipazioni societarie anche per tutto il 2022 nel caso in cui le società partecipate abbiano prodotto un risultato medio in utile nel triennio 2017-2019. Il dato di bilancio non consentirebbe l’applicazione di detta deroga in quanto, nel triennio di riferimento, la società ha prodotto un risultato in perdita per -1.805,34. In siffatto contesto, però, non potrà non tenersi conto del dato positivo di bilancio del 2020, che ha registrato un utile pari ad euro 52.982,29; del che, se si considerasse il triennio 2018-2020, si avrebbe un risultato medio in utile, pari ad euro 17.287,89.

Ultimo aggiornamento: Gio, 27/10/2022 - 17:15