TARI: le risposte alle domande più frequenti

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Diamo risposta ad alcuni dei quesiti più frequenti riguardo la TARI.

Cosa contiene la busta della TARI che vi è arrivata in questi giorni?
La lettera inviata da Alia comprende sia il primo che il secondo acconto e contiene entrambi i modelli F24 per il pagamento del primo acconto che scade il 16 settembre e del secondo che scade il 16 novembre. Nella parte alta della lettera è indicato l'importo totale di queste due prime rate.

Esempio: se nella parte alta della lettera sotto la dicitura TARI 2019, trovata la scritta “Totale: € 100,00”, questo significa che avrete allegati due F24 da pagare. Il primo con scadenza 16 settembre di € 50,00, il secondo con scadenza 16 novembre sempre di € 50,00.

Come viene calcolato lo svuotamento dell'indifferenziato per l'applicazione dello sconto?
Il calcolo viene effettuato contando il numero di svuotamenti del bidoncino dell'indifferenziato.
Per le famiglie uno svuotamento mensile del bidone dell’indifferenziato per ciascun componente del nucleo familiare (il calcolo è presto fatto: per una famiglia di quattro persone, ad esempio, sono quattro svuotamenti al mese, ovvero uno a settimana).
Le imprese invece dovranno mantenere un rapporto inferiore al 15% tra rifiuti indifferenziati e rifiuti differenziati prodotti.

Quanto è e quando arriverà lo sconto per chi avrà fatto bene la differenziata?
Lo sconto è del 20% della quota variabile della tariffa annua. Lo troverete nella rata a saldo che si pagherà entro febbraio 2020. Coloro che avranno avuto questa riduzione si renderanno conto di aver pagato un’imposta per l'anno 2019 inferiore a quella del 2018 di circa il 5%.

E per quelle famiglie che hanno bambini piccoli, persone che necessitano di pannoloni e altri presidi medici?
Il quantitativo di rifiuto indifferenziato da non superare per ottenere lo sconto varia: per quelle famiglie che all'interno del nucleo familiare hanno bambini da zero a tre anni il limite sale da 260 litri annui a 2600 litri per ciascun bambino; per le famiglie con persone adulte che necessitano di utilizzo di pannoloni o altri presidi medici, si passa a 5200 litri annui per ogni adulto non autosufficiente. In pratica questo significa che l'uso del bidoncino aggiuntivo o il passaggio aggiuntivo del ritiro non viene conteggiato.
Mentre per i bambini il calcolo è automatico, perché il dato viene preso direttamente dall'anagrafe, per le persone non autosufficienti dovrà essere fatta una domanda al Comune con in allegato la documentazione necessaria (informazioni presso Ufficio Tributi).

Che fine fa l'agevolazione per la distanza dal cassonetto oltre 500 metri?
Non essendoci più i cassonetti questa agevolazione scompare. Resta però la possibilità di richiedere la riduzione per coloro che hanno il punto di esposizione dei bidoncini a oltre 500m, distanza misurata dall’accesso dell’utenza alla strada pubblica. Questi cittadini dovranno presentare specifica richiesta al Comune.

 

Ultimo aggiornamento: Gio, 29/08/2019 - 17:15